D.O.S.E.

Stress e Endorfine

Nel 1936, il neuroendocrinologo Hans Seyle fornì la prima definizione scientifica di stress: «Lo stress è la risposta strategica dell’organismo nell’adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica che psicologica, cui venga a esso sottoposto. In altre parole, è la risposta aspecifica dell’organismo a ogni richiesta effettuata su di esso.»

Occorre ricordare che lo stress è una condizione fisiologica normale in termini evoluzionistici; può essere utile per prepararci ad affrontare qualsiasi tipo di situazione. In tal caso, risulta fondamentale nell’inviare segnali al corpo per agire: il battito cardiaco accelera, il respiro diventa più veloce, i muscoli si preparano all’azione e il cervello utilizza più ossigeno e aumenta la propria attività per far fronte all’emergenza. Nello stato di attivazione fisiologica che segue lo stress, vengono liberate le catecolamine (adrenalina e noradrenalina), il cortisolo, la prolattina e gli oppiacei naturali betaendorfina ed encefalina, il corpo inibisce i sistemi legati alla prosperità a lungo termine (sistema immunitario, sistema riproduttivo, risposta empatica…) per concentrare tutte le risorse nella muscolatura e prepararsi all’attacco o alla fuga.

Quando però la condizione di stress diventa persistente, tossica, quello che Selye definì “distress”, alimenta un’ansia distruttiva nociva per l’individuo. Lo stress negativo o “distress”, definito dall’OMS “il male del secolo” è un segnale emotivo di pericolo sempre più dilagante nella società contemporanea.

Attività Fisica come strumento aggiuntivo utile a combattere lo stress

Grazie alle numerose ricerche condotte nel corso degli anni, sappiamo che l’attività fisica regolare non ha solo effetti benefici diretti sulla salute fisica dell’individuo ma anche sulla sua salute mentale e sulla riduzione dello stress.

Uno studio condotto presso il Dipartimento di Psichiatria della Boston University School of Medicine ha sottolineato l’importanza dell’esercizio fisico come “strumento terapeutico aggiuntivo promettente” nell’alleviare i sintomi dello stress e della depressione.

I benefici mentali dell’attività fisica hanno basi neurochimiche rintracciabili nell’aumento della produzione di endorfine e nella riduzione dei livelli di cortisolo e adrenalina, riconosciuti come ormoni dello stress.
Le endorfine sono i nostri “antidolorifici naturali” che regalano resistenza al corpo e buon umore alla mente, contribuendo a mantenere l’organismo in una condizione di benessere.

Possiamo camminare, fare jogging, stretching, yoga o meditazione, l’importante è focalizzarsi su un’attività fisica che ci diverta, ci faccia sentire a nostro agio permettendoci di rilassare la mente e allontanare lo stress ad ogni respiro.

 


Bibliografia:

  1. Harrison Wein, “Stress hormone causes epigenetic changes”, National Institutes of Health, NIH Research Matters, september 27, 2010.
  2. Bruce McEwan, Eliot Stellar, “Stress and the individual: mechanisms leading to disease”, 153, 27 september 1993.
  3. L. L. Craft, F. M. Perna, “The benefits of exercise for the clinically depressed” Prim Care Companion J Clin Psychiatry, 2004.
  4. J. C. Basso, W. A. Suzuki, “The Effects of Acute Exercise on Mood, Cognition, Neurophysiology, and Neurochemical Pathways: A Review”.BrainPlast, 2017.

 

Silvia Iovine


Giornalista – Responsabile Ufficio Stampa D.O.S.E.®

Riproduzione Riservata©

Torna su