Dopo giorni e mesi passati a rincorrere le vacanze… possibile che ci sia chi ne ha paura?Da quando la nuvoletta nera della perpetua produttività ha offuscato la bellezza del tempo per rigenerarsi, recuperare le forze e, perché no, anche per non fare assolutamente niente?
Mente e corpo hanno bisogno di staccare la spina dallo stress accumulato, dall’esigenza incessante d’essere sempre connessi, ipervigilanti, produttivi e altamente performanti, eppure non sempre riusciamo ad ascoltarne le esigenze
Sono numerosi gli studi che continuano a sottolineare l’importanza del tempo libero per mitigare gli effetti delle esperienze stressanti, per mantenere una buona salute mentale e una maggiore soddisfazione nei confronti della vita. Nonostante gli evidenti benefici del tempo dedicato a ricaricare le batterie, i ritmi lavorativi frenetici e la continua esposizione digitale a contenuti “tappa buchi” del tempo libero, si sono trasformati in importanti elementi distraenti che impediscono alla mente di trovare riposo durante le vacanze.
Lo psicologo spagnolo Rafael Penadés ha definito la noia come uno stato d’animo che nasce nel momento in cui l’assenza di attività costante viene percepita come un tempo sprecato piuttosto che come un tempo di relax. Da qui nasce il concetto di oziofobia, la paura e l’avversione nei confronti del tempo libero, generata da una società assoggettata ad una continua sovrastimolazione e al pensiero costante dell’iperproduttività.
Più il cervello è stato sottoposto a questo intenso guazzabuglio di stress e ansia durante il periodo lavorativo, e più risulterà difficile fermarsi a dare valore alla qualità del tempo piuttosto che alla quantità degli obiettivi e risultati da raggiungere. Il tempo libero quindi, può spaventare, può sembrare un vuoto da dover colmare a tutti i costi, può portarci ad attingere alla frenesia di una pianificazione tanto accurata quanto priva di respiro.
Prenderne consapevolezza, scollegarci dalla vita degli altri per vivere la nostra, creare limiti e confini tra il nostro tempo libero e il lavoro, uscire dalla routine, rallentare… possono essere alcune delle strategie utili per riavvicinarci ad una condizione di equilibrio e ricominciare a respirare con maggiore coscienza quel tempo che è solo nostro e che solo noi possiamo riempire di valore. Il tempo libero può essere un’occasione per far brillare la nostra creatività, per fare cose rimandate o a lungo sognate, può essere un tempo di ricarica, di riposo, di attesa. La frenesia quotidiana può anche provare ad occultare le nostre esigenze più preziose, ma basta imparare a fermarsi, ad ascoltarle, per riconoscere che nessun tempo dedicato a noi stessi è un tempo sprecato.
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Silvia Iovine
Giornalista – Responsabile Ufficio Stampa D.O.S.E.®
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